Dal 1656 la Festa di Montecastello a Cava dei Tirreni ricorda la grazia ricevuta in seguito al tragico evento in cui la popolazione subì una devastazione a causa della peste del 1600.
I parroci organizzarono allora una processione, che dalla parrocchia dell'Annunziata arrivava fino al Monte Castello, nell'ottava del Corpus Domini. Le preghiere vennero ascoltate e l'epidemia terminò il suo corso, così, da allora, i devoti cavesi rinnovano la processione per la grazia ricevuta ogni anno.
Oggi la festa è una delle principali manifestazioni sia religiose che folcloristiche del territorio, un momento sentito e atteso con entusiasmo da tutta la cittadina.
Protagonista della festa è il “pistone”, o archibugio, antica arma del Cinquecento che tuttora il gruppo dei “pistonieri” fa esplodere con colpi a salve per dimostrare la “gioia” e celebrare la festa. I festeggiamenti hanno inizio con la santa messa e gli onori al Santissimo Sacramento e il tradizionale giro dei pistonieri che per un intero giorno fanno risuonare nella vallata gli archibugi.
Durante i tre giorni di festeggiamenti si susseguono spettacoli di sbandieratori e pistonieri, la rievocazione storica della vicenda, con il corteo degli appestati per le vie del centro storico in abiti d'epoca, le degustazioni dei piatti tipici cavesi, come la milza, la soppressata, le melanzane con la cioccolata, la pastiera di maccheroni, e il buon vino. A conclusione della manifestazione il grandioso spettacolo pirotecnico dal Monte e l'incendio al Castello.
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