Racchiuso in poco meno di due mesi, il Ravello Festival 2011 propone circa cinquanta eventi, alternando concerti sinfonici e cameristici, balletti e performance jazz, incontri con scrittori e mostre, momenti di formazione e omaggi alla tradizione musicale (napoletana e non solo). Ad onta, dunque, di una situazione economica non facile, il Festival conserva il suo format multidisciplinare ed una dimensione inequivocabilmente internazionale, presentando molti spettacoli in prima o in esclusiva, concedendo attenzione imprescindibile all’originalità dei contenuti.
Il Viaggio, tema conduttore dell’edizione, verrà declinato attraverso la proposta di alcuni eventi che si richiameranno in maniera esplicita al Leitmotiv dell’anno, formando una sorta di fil rouge percepibile, ma non esclusivo, nell’ambito del fitto cartellone.
Per la prima volta, dal 2003, il Ravello Festival rinuncia all’articolazione in più sezioni, compattandosi intorno ad un’unica direzione artistica, affidata a Stefano Valanzuolo (direttore generale del Festival nel 2009 e 2010).
L’edizione 2011 punta forte, come di consueto, sulla magia del Belvedere di Villa Rufolo, palcoscenico privilegiato delle proposte sinfoniche, ma accede per la prima volta, in modo frequente e regolare, al nuovo Auditorium “Oscar Niemeyer”, che ospiterà numerosi eventi cameristici.
Ed è proprio in Auditorium che si inaugura il Festival, con la performance di Philip Glass (8 luglio), uno dei padri nobili della musica contemporanea, il cui recital pianistico sarà contrappuntato per la prima volta dalle immagini proiettate di Francesco Clemente: la selezione delle immagini è stata curata personalmente da Glass e Clemente, a New York. L’indomani (9 luglio), Villa Rufolo si aprirà alla musica sinfonica con la Orchestre Philharmonique de Strasbourg, affidata a Claus Peter Flor, direttore tedesco con trascorsi importanti; solista sarà Kolja Blacher, violinista prediletto da Claudio Abbado. Il weekend inaugurale si chiude (10 luglio) con il debutto in Campania del prodigioso pianista cinese Haochen Zhang, vincitore dell’ultima edizione del prestigioso Concorso “Van Cliburn”.
Sempre nei primi giorni di Festival, si segnala l’inaugurazione della mostra curata dal Museo del Teatro di San Carlo, che mette insieme costumi, bozzetti e elementi scenici di allestimenti d’opera (wagneriani e non solo) legati al tema del viaggio, nel senso di esotismo e scoperta.
Il secondo weekend di Festival porta a Ravello “Il flauto magico” nella versione coloratissima dell’Orchestra di Piazza Vittorio (16 luglio), quindi celebra Liszt (17 luglio), nel secondo centenario della nascita, con la prestigiosa Orchestra “Cherubini”, fondata da Riccardo Muti, e Michele Campanella nella doppia veste di direttore e solista. Da segnalare, nella stessa settimana, due incontri di parola molto interessanti: il primo con Federico Rampini (14 luglio), scrittore e inviato de “la Repubblica”, il secondo con il celebre documentarista e scrittore Folco Quilici (16 luglio).
Giornate intense quelle comprese tra il 21 ed il 23 luglio: si apre con la presenza prestigiosa di Wynton Marsalis, trombettista insigne e jazzista tra i massimi del nostro tempo, alla testa della Jazz at Lincoln Center Orchestra, straordinaria band newyorkese. Due giorni dopo, Ravello ospita il tradizionale concerto wagneriano, lasciando a John Axelrod ed all’Orchestra del San Carlo il compito di celebrare un rito musicale molto sentito; solista d’eccezione il soprano Martina Serafin, cantante austriaca in prepotente ascesa internazionale. Tra le due date, l’Auditorium Niemeyer accoglierà Christophe Coin (22 luglio), violoncellista francese di assodato talento e specialista del settore barocco e classico.
Il viaggio del Festival passerà per la Spagna il 29 luglio, proponendo Soledad Barrio con la compagnia di danza Noche Flamenca, di ritorno da un tour trionfale a New York e per la prima volta in Italia. Un debutto è anche quello della Orchestra Filarmonica di Hanghzhou (30 luglio), complesso tra i più attivi e apprezzati in Cina (dove si esibisce in un auditorium fantastico), con il violinista Ning Feng, pluripremiato in vari concorsi internazionali, tra cui il “Paganini”. L’ultima settimana di luglio si chiude col ritorno della giovanissima “JuniOrchestra!” di Santa Cecilia (31 luglio) e con l’inizio della tre giorni intitolata “Guitar Corner” (31 luglio - 2 agosto), che vedrà sfilare a Ravello fuoriclasse delle sei corde come Roland Dyens e David Tanenbaum.
Il mese di agosto opera più di una digressione dal tradizionale repertorio classico: mercoledì 3, ad esempio, si esibisce Raphael Gualazzi, fresco vincitore di Sanremo Giovani, che proprio a Ravello debuttò, quasi sconosciuto, nel 2007; il 12 agosto, invece, sarà la volta di Peppe Servillo con il Solis String Quartet: è affidato a loro l’omaggio originale e sentito che Ravello, ogni anno, riserva alla musica napoletana.
Ma agosto è anche il mese del tradizionale ed attesissimo Concerto all’Alba: quest’anno spetta alla giovane Orchestra Mitteleuropea illuminare la notte di San Lorenzo e accompagnare il pubblico di Villa Rufolo fino allo spuntare del sole nel più suggestivo dei concerti di Ravello (da segnalare la presenza solistica del giovane clarinettista Giovanni Punzi). Sempre sul versante classico, segnaliamo l’inedito e straordinario incontro tra due quartetti d’archi di estrazione assai diversa, quello della “Simon Bolivar” di Caracas e quello della Scala: suoneranno insieme, il 13 agosto, nel segno di Mendelssohn. Un modo, questo, anche per celebrare la prossima nomina del venezuelano Dudamel alla testa dell’orchestra milanese. In ambito cameristico, poi, non si può non rimarcare la presenza del sestetto d’archi formato dalle prime parti dei leggendari Beliner Philharmoniker (7 agosto).
Importante la presenza della Scuola Holden, diretta da Alessandro Baricco, che in Villa Rufolo organizza un corso di scrittura creativa dedicato al Viaggio, con Antonio Scurati in veste di docente principale; lo stesso Scurati, in un’unica serata, riproporrà a Ravello il format di “Officina Italia”, coinvolgendo scrittori affermati ed esordienti sulla scia di un’iniziativa letteraria premiata, a Milano, da notevole consenso.
Nella seconda metà di agosto, oltre ad uno stimolante incontro con Ernesto Ferrero sulla figura di Salgari e ad un doveroso omaggio a Schubert, autore legato intimamente all’archetipo del viaggiatore, spiccano almeno tre proposte di grande caratura. La prima assoluta di “Hanno tutti ragione”, spettacolo che Paolo Sorrentino ha tratto dal suo fortunato libro dello scorso anno, affidando a Iaia Forte il ruolo di Tony Pagoda (già caro a Toni Servillo); il Gala che vedrà danzare in Villa Rufolo i primi ballerini del leggendario New York City Ballett (19 agosto); l’anteprima del nuovo spettacolo scritto da Nicola Piovani e ispirato, non a caso, a “I viaggi di Ulisse”: sarà questo, il 27 agosto, l’evento che farà calare il sipario sul Ravello Festival 2011.
Quando: 8 luglio 2011 - 27 agosto 2011
Dove: Ravello
Ravello Festival 2011 spot 15'' from Roberto Vuilleumier on Vimeo.
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