Da giovedì 14 a domenica 17 ottobre 2010 torna a Napoli Artecinema, il Festival Internazionale di Film sull’Arte Contemporanea, curato da Laura Trisorio.
Giunto alla sua quindicesima edizione, il Festival, diviso in tre sezioni, Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia, presenta al grande pubblico le diverse realtà dell’arte contemporanea attraverso una selezione di documentari sui maggiori artisti, architetti e fotografi degli ultimi cinquant’anni: interviste, biografie filmate, narrazioni montate con materiali d’archivio.
Al Teatro Augusteo di Napoli, dalle ore 17.00 alle ore 24.00, saranno presentati 25 documentari ricercati direttamente presso i registi e i produttori in tutto il mondo e le proiezioni, in lingua originale con traduzione simultanea, saranno intervallate da incontri-dibattito con i registi, gli artisti e i produttori.
Ad ingresso gratuito, Artecinema è il primo festival del genere in Italia ed è diventato uno degli appuntamenti più attesi del settore. Seguito da circa 6.000 spettatori ogni anno, anche per questa edizione, come per le ultime due, Artecinema ha ricevuto una medaglia di riconoscimento dal Presidente della Repubblica, che lo ha definito “uno degli appuntamenti culturali di maggior rilievo del territorio campano”.
In programma gli ultimi documentari della serie Art:21 “Art in The Twenty-First Century”, serie dedicata agli artisti attivi negli Stati Uniti trasmessa dal canale televisivo americano PBS. Si potranno vedere i filmati dedicati a John Baldessari, Kimsooja, Allan McCollum, Cao Fei, Jeff Koons, Mary Heilmann e Florian Maier-Aichen.
Fra le tematiche affrontate, la memoria è indagata dall'artista Christian Boltanski nel film Les vies possibles de Christian Boltanski del regista tedesco Heinz Peter Schwerfel, e il potere viene affrontato nel film About Jenny Holzer, in cui la regista Claudia Müller ha seguito per più di dieci anni l'artista americana vincitrice del Leone d'oro alla Biennale di Venezia nel 1990.
Attraverso il film Chine, empire de l'art di Emma Tassy e Sheng Zhimin, viene esplorato il panorama dell'arte contemporanea cinese, ormai protagonista del mercato internazionale.
Michal Rovner ci mostra Makom, una struttura costruita riassemblando le pietre di rovine di edifici istraeliani e palestinesi. Vediamo Thomas Hirshhorn durante l’allestimento della mostra Utopia, Utopia, Marlene Dumas che ci illustra i suoi dipinti e ascoltiamo Loris Cecchini che ci parla della sua poetica.
Il regista inglese Bruno Wollheim ha seguito per tre anni David Hockney mentre dipingeva la più grande opera mai realizzata en plain air, composta da 54 tele ed esposta oggi alla Tate Gallery di Londra.
Scultore, disegnatore, performer, regista, coreografo, il fiammingo Jan Fabre, esplora i limiti dell’arte e dello spettacolo. Il documentario, con la partecipazione, tra gli altri, di Marina Abramovich, segue l’artista nelle sue performance e installazioni.
Il film Picasso e Braque go to the Movies, prodotto e raccontato da Martin Scorsese, ci mostra come il cinema e la rivoluzione tecnologica abbiano avuto una grande influenza sulla nascita del cubismo.
Vedremo inoltre l’artista svizzero Felice Varini intento a creare le sue “pitture spaziali” che si svelano all’osservatore solo guardandole da un punto di vista determinato.
Nel film Botero Born in Medellín il regista Peter Schamoni ripercorre la carriera lunga e ricca di successi del pittore e scultore colombiano Fernando Botero.
Nel film Views on Vermeer — 12 Short Stories, quattro fotografi, tre artisti, due curatori, un architetto, un mercante d’arte ed uno storico dell’arte, esprimono la loro ammirazione per l’opera straordinaria di Vermeer (1632-1675) che ha lasciato dietro di sé un’eredità di sole 35 tavole. Fra questi, Tracy Chevalier, autore del romanzo storico “La ragazza dall’orecchino di perla”, adattato allo schermo da Peter Webber; il fotogiornalista americano Steve McCurry, autore della famosa istantanea di una giovane ragazza afgana; l’artista americano Chuck Close e il fotografo olandese Erwin Olaf.
In programma anche Next, a Primer on Urban Painting, sul fenomeno della Street art, nato fra le strade delle città americane e divulgatosi un tutto il mondo. Il regista Pedro Aravena intreccia immagini con interviste ad artisti, giornalisti, collezionisti, sociologi, Dj, critici d’arte, ai padri del movimento come Lee e Doze Green e a nomi già affermati quali Os Gemeos, Barry McGee e Bansky.
Grande ironia nel film di animazione di Laurina Paperina, How to kill the artists, in cui l’artista dissacra la visione stereotipata del grande artista rappresentato nel momento in cui viene ucciso dalle sue stesse opere. Una riflessione sulla forza dell’opera d’arte che incombe a tal punto da far soccombere il suo stesso creatore.
Dopo aver partecipato all’ultima edizione di Art Unlimited a Basilea, approdano ad Artecinema i Superflex, un gruppo di artisti danesi che presentano a Napoli il video Floaded McDonald’s, in cui vassoi con rifiuti di cibo e bevande fluttuano in un McDonald’s allagato acquistando una nuova vita.
Nella sezione Architettura sarà presentato il film Learning from Light: the Vision of I.M. Pei di Bo Landin e Sterling Van Wagenen, il grande architetto di origine cinese, I.M.Pei, ci illustrerà lo spettacolare museo di arte islamica del Qatar, inaugurato nel novembre 2008 e definito il "Louvre del Medio Oriente".
Sempre nella stessa sezione vedremo A Postcard from Paradise il film che descrive la casa di vetro e cemento costruita dall’architetto spagnolo Alberto Campo Baeza nella spettacolare Hudson Valley (NY, USA) per Nancy Olnick e Giorgio Spanu dove custodiscono la loro collezione di artisti rigorosamente italiani.
Per la sezione dedicata alla Fotografia sarà presentato il film di Elisabetta Sgarbi Deserto Rosa: Luigi Ghirri, una contaminazione tra diverse forme d’arte, con musiche originali di Franco Battiato e voci narranti di Toni Servillo e Andrea Renzi che leggono testi di Alexandr Sokurov, mentre sullo sfondo scorrono le immagini poetiche di Luigi Ghirri. Il film The Magic Moment ci porterà nel mondo colorato e ironico del fotografo inglese Martin Parr, mentre la regista Branka Bokdanov ci mostrerà un ritratto di Rineke Dijkstra.
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